Notizie d'agenzia, e di giornali locali, belle fresche, vere.
Difficile che le vediate stampate o diffuse. Troppo stupide, inutili, senza interesse. Anche tragiche, ma sempre divertenti. Le metto qui in questo blog, anzichè scriverci, come si fa negli altri logorroici ed autoreferenziali blog, frustrazioni e gioie personali, contenti che almeno uno, te stesso, ti pubblichi.
Chi legge un blog è colui che ancora non ne ha realizzato uno.
Per ora.
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lunedì, agosto 18, 2003
Germania, ufficio di collocamento contro gestore di bordello
GOERLITZ, Germania (Reuters) - In meno di un mese, Ulrich Kueperkoch aprirà il suo nuovo bordello. Le telefonate da parte di clienti impazienti di fare una visita fioccano numerose. Il problema è che non ci saranno ragazze a dar loro il benvenuto. L'ufficio di collocamento tedesco ha infatti respinto le sue inserzioni che cercavano "hostess per servizi erotici" per il suo "Golden 3 Privatclub", vicino alla città storica di Goerlitz sul confine polacco, anche se la prostituzione in Germania è legale. Le prostitute godono infatti dei diritti di protezione dei lavoratori e hanno benefit per la sicurezza sociale grazie ad una legge passata nel 2001 col governo di centrosinistra del cancelliere Gerhard Schroeder. La disputa di Kueperkoch con l'ufficio di collocamento, che ha una rete di agenzie per offrire posti di lavoro, ha conquistato le prime pagine dei giornali perché mette in evidenza come la burocrazia del paese sia ancora indietro rispetto alla politica progressista di Berlino. Un portavoce dell'ufficio del lavoro di Norimberga ha detto: "Crediamo che i diritti dell'individuo possano essere violati se la gente si trova di fronte a questo genere di annunci di lavoro contro la propria volontà. Così abbiamo deciso di non essere attivi in questo settore del mercato". Kueperkoch, 45 anni, un affabile divorziato con una figlia adolescente, ha detto che le obiezioni dell'ufficio sono fuori luogo. "Voglio solo che gli annunci siano a disposizione delle parti interessate. Potrei facilmente fare andare avanti il club con lavoratrici freelance e affittare solo le stanze. Ma voglio avere affari normali e pagare le mie tasse", ha detto. "Se lo stato dice che le donne possono lavorare, mi aspetto che le autorità facciano la loro parte". Fino ad ora gli sforzi di Kueperkoch di reclutare lavoratrici con pubblicità sui giornali non hanno dato i risultati sperati. "Un ragazzo mi ha detto che potevo fare quello che volevo con sua moglie per sei mesi per 7.500 euro. Io non voglio questo, le donne devono volere il lavoro".
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Enrico, 11:17 PM-
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