Notizie d'agenzia, e di giornali locali, belle fresche, vere.
Difficile che le vediate stampate o diffuse. Troppo stupide, inutili, senza interesse. Anche tragiche, ma sempre divertenti. Le metto qui in questo blog, anzichè scriverci, come si fa negli altri logorroici ed autoreferenziali blog, frustrazioni e gioie personali, contenti che almeno uno, te stesso, ti pubblichi.
Chi legge un blog è colui che ancora non ne ha realizzato uno.
Per ora.
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giovedì, luglio 03, 2003
In Brasile è difficile trovare lavoro, soprattutto da morto RIO DE JANEIRO, Brasile (Reuters) - Trovare un lavoro in Brasile può essere duro, specialmente quando i tuoi documenti attestano che sei morto, come ha scoperto Marcio Freitas da Silva, autista 25enne disoccupato. Il problema si è verificato quando un altro uomo con lo stesso nome e la stessa età è morto tre anni fa, e i medici legali hanno scritto i nomi dei genitori di da Silva nel certificato di morte, "uccidendolo" dal punto di vista burocratico. "E' una situazione umiliante quando altri compiono degli errori e poi devo essere io a dimostrare che sono vivo", ha detto da Silva alla tv Globo, protestando per il fatto che gli è stato contestato che un uomo morto "non può guidare veicoli su strade federali". L'ufficio del registro civile ha già "riportato in vita" da Silva, ma i nuovi documenti, emessi il mese scorso, non hanno ancora raggiunto la maggior parte degli uffici governativi.
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Enrico, 3:04 PM-
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