EnricoMaria Ferrari's
No news, good news
29 April 2024 Ultimo aggiornamento:18 October 2005
Notizie d'agenzia, e di giornali locali, belle fresche, vere. Difficile che le vediate stampate o diffuse. Troppo stupide, inutili, senza interesse. Anche tragiche, ma sempre divertenti. Le metto qui in questo blog, anzichè scriverci, come si fa negli altri logorroici ed autoreferenziali blog, frustrazioni e gioie personali, contenti che almeno uno, te stesso, ti pubblichi. Chi legge un blog è colui che ancora non ne ha realizzato uno.
Per ora.
venerdì, maggio 02, 2003


In Sardegna arrivano le pecore antincendio
(KWMeteo) Contro il rischio incendi, ecco le pecore mangiafuoco. A lanciare il progetto sperimentale è la sezione di Sassari dell'Istituto per il sistema di produzione animale in ambiente mediterraneo (Ispaam) del Cnr. Molti sono i metodi per evitare il propagarsi di un incendio boschivo. Tra questi ci sono le fasce tagliafuoco, aree di terreno larghe dai 10 ai 30 metri, generalmente realizzate lungo i bordi o all'interno dei boschi ed ai margini delle strade che li attraversano, allo scopo di interrompere l'avanzare delle fiamme e, allo stesso tempo, di facilitare l'intervento dei mezzi di soccorso a terra. Tradizionalmente, le fasce si ottengono e si mantengono efficienti ripulendo periodicamente, con ruspe o macchinari simili, il terreno da sterpaglie ed erbacce, costituendo così una vera e propria barriera difficilmente superabile dal fuoco. Questo sistema, però, se da una parte aiuta a limitare la superficie percorsa dagli incendi, dall' altra aumenta il rischio erosivo del terreno. Il progetto del Cnr prevede l'utilizzo del bestiame al pascolo per ridurre il rischio di incendio. Obiettivo è individuare tecniche alternative a minor impatto che consentano un'adeguata copertura erbacea delle fasce tagliafuoco. "A Santulussurgiu (Or), in un bosco di notevole rilevanza turistico-paesaggistica - dice Antonello Franca, responsabile tecnico del progetto - sono state sperimentate tecniche di inerbimento e di gestione delle fasce tagliafuoco, per poi confrontare i risultati con una fascia adiacente, gestita con metodi usuali. Abbiamo provato differenti modalità di semina di varie specie erbacee ed è stata sperimentata la gestione a pascolo delle fasce inerbite". I primi risultati mostrano che è possibile utilizzare tecniche agronomiche a basso impatto per limitare la biomassa combustibile, e quindi il rischio di incendi, e contemporaneamente ridurre in maniera drastica l'erosione; che il pascolamento garantisce la riduzione della biomassa combustibile anche nelle stagioni in cui il rischio incendio diventa più elevato e, infine, che i costi di gestione di questo tipo di fasce si riducono di circa il 60% rispetto a quelli delle fasce tagliafuoco tradizionali. Nelle zone dove la pastorizia è ancora una realtà poi, ci penserà il bestiame a diminuire il rischio degli incendi consumando l'erba al pascolo delle fasce, mentre un' importantissima attività preventiva di controllo del territorio verrà svolta dal pastore, a tutela sia del suo gregge che del pascolo.

- Enrico, 11:02 PM-



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