Notizie d'agenzia, e di giornali locali, belle fresche, vere.
Difficile che le vediate stampate o diffuse. Troppo stupide, inutili, senza interesse. Anche tragiche, ma sempre divertenti. Le metto qui in questo blog, anzichè scriverci, come si fa negli altri logorroici ed autoreferenziali blog, frustrazioni e gioie personali, contenti che almeno uno, te stesso, ti pubblichi.
Chi legge un blog è colui che ancora non ne ha realizzato uno.
Per ora.
|
|
 |
mercoledì, gennaio 08, 2003
Canada, serial killer fa infuriare gli allevatori di maiali
VANCOUVER, Canada (Reuters) - Che un serial killer sia persona detestabile è un fatto assodato. Ma in Canada a scendere sul piede di guerra, nel caso di un assassino seriale, è stata un'intera categoria, quella degli allevatori di maiali. E' accaduto nello stato del British Columbia, dove gli allevatori di suini non ne possono più di essere associati al caso di uno dei peggiori killer del Nord America. Robert Pickton avrebbe allevato maiali nella fattoria in cui secondo l'accusa ha assassinato un numero di donne che potrebbe andare da 15 a 60, tante sono quelle risultate scomparse a Vancouver. Ma questo non fa di lui un allevatore di maiali, ha tuonato la BC Pork Producers, associazione del settore. "Robert Pickton non si è mai iscrittto alla BC Pork. In fatti, aveva più pecore che maiali nella sua tenuta", ha detto in una nota l'associazione di categoria in vista delle udienze che la settimana prossima vedranno alla sbarra Pickton, 53 anni, arrestato lo scorso febbraio e inchiodato dal test del Dna, mentre la sua sgangherata tenuta a Port Coquitlam, vicino a Vancouver, viene ancora setacciata in cerca di resti umani. La polizia non ha mai detto che i maiali fossero allevati alimentandoli con i resti delle vittime, ma le ipotesi avanzate dai media hanno provocato la reazione dei produttori di insaccati, che lamentano la pessima pubblicità che questo caso sta riversando sui loro prodotti. "Noi produciamo insaccati... siamo orgogliosi di essere produttori di alimenti di qualità, salutari da mangiare", ha detto ancora l'associazione. Chiedendo ai giornalisti di smettere di chiamare "allevatore di maiali" il serial killer nei prossimi servizi che riguarderanno le udienze in tribunale. Pickton, dopo ave venduto i suoi maiali, aveva anche gestito per breve tempo un club chiamato "Piggy's Palace" (palazzo del maialino). Il gruppo vegetariano per il trattamento etico degli animali Peta ha speculato sul caso, paragonando le vittime dell'assassino al trattamento riservato agli animali da allevamento. Tuttavia, ha rinunciato alla prevista campagna che prevedeva immagini di animali macellati davanti alla tenuta di Pickton, dopo le proteste espresse dai parenti delle donne scomparse.
-
Enrico, 3:18 PM-
|
|
|
|
