KAZAKHSTAN: RAPINA A POMPE FUNEBRI, CHIUSO DENTRO BARA
(ANSA-REUTERS) - ALMATY, 17 MAR - Brutta avventura, per un impiegato di un'impresa di pompe funebri di Temirtau, in Kazakhstan, che e' stato rinchiuso in una bara da due rapinatori
che miravano alla cassaforte dell'ufficio. Serik Sarsenbayev, il malcapitato, ha raccontato la sua
disavventura al Daily Express K.: mentre si trovava da solo nell'ufficio, durante la notte, due rapinatori mascherati hanno fatto irruzione e lo hanno picchiato fino a fargli perdere i sensi. I delinquenti lo hanno poi chiuso dentro una bara di legno e, indisturbati, hanno svaligiato la cassaforte dell'impresa. Serik e' stato liberato dall'incomoda situazione solo all'arrivo del conducente del carro funebre, che ha sentito i suoi lamenti e lo ha tirato fuori dalla bara, diverse ore dopo che i rapinatori erano scappati via con un bottino equivalente a circa 23.000 dollari.

GIAPPONE: RAPINATORE PENTITO TRADITO DALLA CALLIGRAFIA =
(AGI/REUTERS) - Tokyo, 13 mar. - Un rapinatore pentito e' stato tradito dalla calligrafia. La vicenda e' accaduta a Misato, nel Giappone occidentale. L'uomo si era introdotto nella casa di
una settantottenne e sotto la minaccia di un coltello si era fatto consegnare 15.000 yen (120 euro circa). Poi, preso dagli scrupoli, aveva restituito per posta il denaro, e in un biglietto aveva espresso dispiacere per la cattiva azione compiuta. Il gesto gli e' costato la liberta' perche' gli inquirenti, grazie alla calligrafia e ad "altri indizi", lo hanno smascherato. Messo alle strette l'uomo, un operaio
cinquantunenne che vive poco lontano dalla casa della vecchietta rapinata, si e' giustificato affermando che era oberato dai debiti.